DOTT. ANTONINO NAZARENO VIRGA

Commissario Straordinario

CV
D.A.

La Storia del Consorzio

Nasce dall’esperienza maturata in Francia nel 1990 l’idea della filiera delle carni, viene messa a punto con unostage all’INRA centro di ricerca di riferimento per il sistema agricolo francese e punto di riferimento per gli allevatori francesi che rappresentano in Europa il cuore pulsante della zootecnia da carne e grandi esportatori di broutard verso l’Italia grazie alle cooperative.

Dalla frequentazione francese comprende l’importanza ed il significato della filiera parola chiave che rappresenta la svolta quindi non l’allevatore da solo ma la catena produttiva del bovino da carne che bisogna aggregare. Nel 2000 scoppia la mucca pazza, e proprio la Sicilia subisce “l’onta” del primo caso con la scomparsa della ragazzadi Portopalo di Menfi, ma perché proprio la Sicilia, terra di razze autoctone e di allevamenti allo stato brado.Occorre intervenire con lo strumento che unisce il pubblico con il privato e sollecitato dall’assessore nel 2001 Giuseppe Castiglione e grazie anche alla legge regionale 88/82 che istituisce i Consorzi di ricerca è cosa fatta ! Quindi con un giovane Dario Cartabellotta allora insieme nello staff dell’assessore avviamo i primi passi convinti di costruire quella filiera aggregando tutti gli attori fino al consumatore finale costruiamo il percorso che unisce il pubblico con il privato.

L’idea è presto realtà nel 2001 nasce il Consorzio di Ricerca Filiera Carni con l’assessore Castiglione che chiedendosi perché viene colpita la Sicilia e cosa si può fare, trova sponda in Vincenzo Chiofalo per dare riscatto ai territori siciliani. La costituzione nel 2001 a cui segue nel 2002-2004 il progetto tracciabilità e qualità delle carni bovine siciliane, con il progetto costruire la struttura di riferimento con laboratori all’avanguardia per specializzazione nella filiera delle carni e per gli alimenti destinati agli animali da reddito; l’obiettivo nel 2005 è il laboratorio specializzato con l’accreditamento Accredia per dare ancora più valore al sistema produttivo; obiettivo raggiunto nel 2006.

Forti del valore delle carni Siciliane e traendo spunto dai risultati del progetto, nel 2006, è forte l’esigenza di valorizzare i territori con la linea vacca vitello e quindi dare forza alle carni siciliane, quindi il CoRFilCarni avvia anche nel 2006 l’iter per il riconoscimento quale struttura di controllo e certificazione per il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, anche questo obiettivo viene raggiunto nel 2007, unendo anche il lavoro per raggiungere anche l’obiettivo quale ente di certificazione per Accredia per la certificazione di prodotto e di processo centrato anche questo.

Nel 2008 parte la prima certificazione per etichettatura facoltativa delle carni nelle Madonie con la Società Cooperativa Agricola San Giorgio di Gangi, poi seguono tutte le altre. Giorno dopo giorno cresce la filiera delle carni tra allevatori, macellatori, mangimifici, trasformatori e macellerie, entra la distribuzione organizzata, ed il CoRFilCarni organizza e pianifica le attività organizzando e certificando la qualità della filiera delle carni sempre a fianco degli operatori della filiera partendo dagli allevatori.

Quando nel 2002 avvia la prima tracciabilità delle filiera delle carni aggrega 270 allevamenti e 190 punti vendita delle carni, comprende l’esigneza di comunicare e di rafforzare il legame tra il campo e la tavola lanciando nel 2006 il Meat code ovvero il QR code delle carni siciliane con la georeferenziazione delle aree produttive della filiera delle carni siciliana; il CoRFilCarni comprende l’esigenza della informatizzazione e costituisce nel 2003 la prima banca dati regionale della filiera delle carni, applicando la tracciabilità genetica per la certezza della filiera dai campi alla tavola e per dare valore al processo produttivo per il consumatore finale.

Nascono le organizzazioni di filiera gli imprenditori siciliani si attrezzano ed oggi la Sicilia si trova tra le prime regioni d’Italia per certificazione da etichettatura facoltativa delle carni e quindi accompagna le filiere per la qualità certificata, dentro ci sono tutti gli addetti ai lavori dagli allevatori, ai macellatori, ai trasformatori, alle aziende che producono mangime fino ai punti vendita. Il CoRFilCarni, nasce con l’intento della ricerca che serve eccome se fatta sul campo quindi applicata legata alle esigenze del territorio, seguono i progetti regionali per il miglioramento della produzione delle carni, importante il progetto Embriocarne frutto di analisi dei dati raccolti e che grazie ai trapianti di embrioni gli allevatori che ci credono hanno permesso alla Sicilia di essere la prima regione in Italia per manze e manzette iscritte in Associazione Nazionale Allevatori di Charolais e Limousin avendo potenziato le razze da carne nate in Sicilia, ovvero il serbatoio di Limousin e Charolais.

Il passato è sempre presente e accompagna ogni scelta. Nel 2020 il Consorzio di Ricerca Filiera Carni diventa Agroalimentare, crescono le certificazioni a marchio di Qualità, arriva finalmente il QS Qualità Sicura garantita dalla regione Siciliana, riconoscimento ulteriore dell’UE alla Sicilia.

Nel 2022 un ulteriore segnale che agricoltura e attività produttive seguono lo stesso percorso rafforzando la produzione con la trasformazione dando vita sempre a fianco degli operatori al Distretto produttivo della filiera delle carni siciliane.

Al centro gli uomini che si intestano le battaglie e le portano avanti nulla può fermare il tempo, il lavoro fatto continua e torna utile e la Sicilia quella dei territori è sempre al centro della filiera quella avviato nel 1990 costituita nel 2001 ed oggi 2022 sempre più cosciente della propria forza e del valore delle carni Siciliane. E la Storia continua ……